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Psicosomatica

Sicuramente vi sarà capitato di sentire che i disturbi fisici o alcune malattie vengono definite di origine psicosomatica.

La Psicosomatica è la disciplina che studia i legami tra i fattori psicologici (Psiche) e quelli fisiologici (Soma), mette in relazione la mente con il corpo , ossia il mondo emozionale ed affettivo con il soma (il disturbo), occupandosi nello specifico di rilevare e capire l’influenza che l’emozione esercita sul corpo e le sue affezioni. Considera la persona come un’ unità indivisibile in cui il disturbo si manifesta a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio. Nello specifico, la psicosomatica ha lo scopo di rilevare e comprendere gli effetti negativi che la psiche, la mente, produce sul soma, il corpo.

Fino a un po’ di anni fa si parlava di psicosomatica solo quando non si riusciva a capire l’origine di una malattia, oggi invece si guarda all’uomo come ad un tutto unitario, anche in ambito medico è ormai largamente condivisa l’idea che sentimenti ed emozioni abbiano una certa ripercussione sul corpo, sembra che il fattore psicologico, a seconda della sua natura, possa agire favorendo l’insorgere di una malattia, o al contrario favorendone la guarigione.

La medicina orientale ha da sempre tenuto conto di questa relazione occupandosi di mantenere in equilibrio Yin e Yang piuttosto che curare i sintomi. Dovete sapere che la prassi era di corrispondere l’onorario al medico, fin tanto che si stava in salute. Non appena il paziente stava male, il pagamento veniva interrotto e sospeso fino ad avvenuta guarigione. Il medico inoltre doveva appendere una lanterna alla porta della propria casa quando un paziente moriva, indicando quindi a tutti il proprio fallimento.

Per la medicina tradizionale cinese tutto è energia. Qualsiasi cosa esistente in natura, compreso l’universo, è energia in continuo moto e perenne trasformazione. Il simbolo che riassume tutto il pensiero cinese è quello del tao.


Questo simbolo rappresenta nel suo cerchio un’unità, che contiene due forze contrapposte ma complementari. Queste continuano eternamente a fluire l’una verso l’altra e, quando arrivano al proprio massimo energetico, hanno comunque dentro di sé una piccola parte dell’altra. Le due forze sono chiamate dai cinesi yin e yang. Esse sono presenti ovunque e regolano con il loro movimento tutte le cose. L’una esiste perché esiste l’altra e non è possibile separarle né negarne una perché si dissolverebbe il senso dell’altra.

Facciamo un esempio: per definire la luce abbiamo bisogno del suo opposto, cioè il buio, e viceversa. Tuttavia non è sufficiente limitarsi ad una statica definizione di opposti! In realtà, ogni energia è in movimento, nasce, raggiunge un massimo, decresce e mentre muore nasce quella opposta, che raggiunge a sua volta un massimo energetico, decresce e muore mentre rinasce nuovamente l’altra. E’ questa la rappresentazione dei ritmi dell’universo: il giorno e la notte, le stagioni, i cicli lunari, l’anno solare, il ritmo sonno – veglia ecc.

Lo yin viene definito come energia potenziale (la quiete, l’aspetto materiale, la tendenza a contenere e ad accumulare forza), lo yang è l’energia che si esprime, e cioè il movimento, l’emanazione, l’esteriorità.

Nella medicina moderna quando, nel corso della malattia, si cattura un microbo, quasi fosse un ladro, lo si ritiene responsabile della malattia stessa e quindi si cerca di eliminarlo.
L’atteggiamento orientale è completamente diverso. L’eliminazione dei sintomi non solo non aiuta, ma anzi indebolisce l’organismo, considera i virus e i batteri parte della nostra stessa vita, sono nel cibo che mangiamo e nell’acqua che beviamo e non possono nuocere a una persona in buona salute. L’atteggiamento ‘anti-microbo’ della scienza moderna si è sviluppato per l’incapacità dell’uomo moderno di mantenersi forte nel corpo e nella mente.
La medicina moderna tende a scomporre il corpo umano nelle parti che lo costituiscono. Cerca di isolare la malattia in una singola parte concentrando le cure in quella specifica parte del corpo. La medicina tradizionale orientale considera ogni organo una parte del tutto e la malattia di una qualsiasi parte del corpo riflette sempre un cattivo funzionamento della totalità del sistema.

Quali sono i disturbi e le malattie psicosomatiche?
Sono state sempre interpretate come psicosomatiche l’ipertensione arteriosa, l’asma bronchiale, la colite ulcerosa, l’ulcera gastro-duodenale e l’eczema, ma ultimamente questo elenco si è andato via via infoltendo fino a comprendere:
• i disturbi dell’alimentazione che si evidenziano intorno ai due eccessi rappresentati dall’anoressia e dalla bulimia con conseguente obesità;
• le malattie e i sintomi psicosomatici a carico del sistema gastrointestinale dove tra le malattie organizzate c’è, oltre alla colite ulcerosa e all’ulcera gastro-duodenale, la rettocolite emorragica, mentre tra i disturbi psicosomatici sono presenti la gastrite cronica, l’iperacidità gastrica, il pilorospasmo, il colon irritabile o spastico, la stipsi, la nausea e il vomito, la diarrea (da emozione, da esami)
• le malattie e i sintomi psicosomatici a carico del sistema respiratorio ad esempio la già citata asma bronchiale, la sindrome iperventilatoria, la dispnea, il singhiozzo;
• le malattie e i sintomi psicosomatiche a carico del sistema cardiovascolare ad esempio le aritmie, le crisi tachicardiache, le coronopatie (angina pectoris, insufficienza coronarica, infarto) l’ipertensione arteriosa essenziale, la cefalea emicranica, la nevrosi cardiaca, le algie precordiali;
• le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema cutaneo ad esempio la psoriasi, l’eritema pudico (rossore da emozione), l’acne, la dermatite atopica, il prurito, la neurodermatosi, l’iperidriosi, l’orticaria, la canizie, la secchezza della cute e delle mucose, la sudorazione profusa;
• le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema muscoloscheletrico ad esempio la cefalea tensiva, i crampi muscolari, il torcicollo, la mialgia, l’artrite, dolori al rachide (cervicale e lombo-sacrale), la cefalea nucale;
• le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema genitourinario ad esempio dolori mestruali, disturbi minzionali, enuresi, impotenza;
• le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema endocrino ad esempio ipopituitarismo, iper o ipotiroidismo, ipoglicemia, diabete mellito.

In queste malattie l’ansia, la sofferenza, le emozioni troppo dolorose per poter essere vissute e sentite, trovano una via di scarico immediata nel soma (il disturbo); molte volte il disagio psicologico e le emozioni, pur essendo presenti, non vengono percepite. In genere il paziente psicosomatico ha difficoltà a far venire alla luce emozioni, le sue capacità difensive tendono a tener lontani contenuti psichici inaccettabili, a costo di distruggere il proprio corpo.